LA "MIA" PAROLA DI SPERANZA DEL GIORNO

«Non è qui. E' risorto!»

mercoledì 31 marzo 2010

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Una "D" che fa la differenza!


martedì 30 marzo 2010

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Se non puoi...


Se non puoi essere un pino sul monte,
sii un filo d'erba nella valle,
ma sii il miglior filo d'erba sulla sponda del ruscello.

Se non puoi essere un albero,
sii un cespuglio.
Se non puoi essere una strada maestra,
sii un sentiero.

Se non puoi essere un sole,
sii una stella.
Ma sii sempre il meglio di ciò che sei.
(Madre Teresa).

lunedì 29 marzo 2010

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...anche se...


Signore,
Ti adoro,
anche se non so che cosa vuol dire.
Ti ringrazio,
anche se solo a parole.
Ti chiedo perdono,
anche se senza una lacrima.
Ti offro tutto,
anche se non ho niente.
Ti voglio amare,
anche se ne sono assolutamente incapace.

Amen

(Don Enio De Mare)

domenica 28 marzo 2010

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Vogliamo venire dietro te


Noi vogliamo venire dietro a te, Gesù.
vogliamo continuare a seguirti,
passo, passo,
sulla via della Croce
portando nel cuore ogni fratello come amico.

Noi vogliamo essere per te amici fedeli
ma tu, Signore Gesù,
non permettere che ci lasciamo afferrare
dalla paura e dalla stanchezza.
Infondici l'ardore del tuo Spirito
per aderire a Te
e con Te dare la vita
in forza di quell'amore più grande
che abbraccia ogni creatura.

Amen.

(Anna Maria Canopi)

sabato 27 marzo 2010

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La luce della Speranza


Poiché è arduo per noi l'andare nel buio,
ogni raggio di Luce,
che cada nella nostra notte
come un preannuncio della Luce futura,
è un aiuto inestimabile
per non smarrirci nel nostro cammino.


(Edith Stein)

venerdì 26 marzo 2010

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Speranza

Se riuscirai a mantenere vivo un ramo verde
nel tuo cuore nell'ora dell'oscurità,
allora il Signore verrà e manderà un usignolo
a cantare da quel ramo all'alba del giorno
(proverbio Irlandese)

giovedì 25 marzo 2010

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Un bocciolo... un fiore...



Al centro del giardino della nostra anima
c'è un fiore bellissimo chiamato AMORE;


per molti è ancora un bocciolo,

per altri stà sbocciando,

ad altri ancora, invece, è completamente fiorito
ed emana un profumo intenso
che arriva a toccare i cuori.

mercoledì 24 marzo 2010

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Con te...



Eccomi davanti a te, Signore!
Attendo le tue mani sul mio capo
prima di tuffarmi nel giorno.

Tieni i tuoi occhi su di me!
Venga con me la certezza
della tua preziosa amicizia.
La tua musica calmi i miei pensieri
nel rombo frettoloso della strada.

Il sole del tuo amore,
anche nei giorni di bufera,
renda generosa la mia mente
e alimenti di luce la mia vita
perché maturi come frumento.


(Tagore)

martedì 23 marzo 2010

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Travolti!


La misericordia di Dio
è come un torrente tracimato...

...trascina i cuori al suo passaggio.

(Curato d’Ars)

lunedì 22 marzo 2010

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Non dire...



Non dire: PADRE
Se non ti comporti da figlio.
Non dire: NOSTRO
Se vivi soltanto nel tuo egoismo.
Non dire: CHE SEI NEI CIELI
Se pensi solo alle cose terrene.
Non dire: VENGA IL TUO REGNO
Se lo confondi con il successo materiale.
Non dire: SIA FATTA LA TUA VOLONTA’
Se non l’accetti anche quando è dolorosa.
Non dire: DACCI OGGI IL NOSTRO PANE
QUOTIDIANO
Se non ti preoccupi della gente che ha fame.
Non dire: PERDONA I NOSTRI DEBITI
Se non sei disposto a perdonare gli altri.
Non dire: NON CI INDURRE IN TENTAZIONE
Se continui a vivere nell’ambiguità.
Non dire: LIBERACI DAL MALE
Se non ti opponi alle opere malvagie.
Non dire: AMEN
Se non prendi sul serio le parole del Padre Nostro.

domenica 21 marzo 2010

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Ti ascolto, mio Signore!


Quante volte faccio questo errore?! :)
Buona domenica a tutti!

sabato 20 marzo 2010

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"Combustibile"


Non c'è altro legno capace
come quello della CROCE

di far divampare nell'anima
il FUOCO DELL'AMORE!

(Beata Elisabetta della Trini)

venerdì 19 marzo 2010

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Quando il buon Dio decise di creare il padre...


Quando il buon Dio decise di creare il padre, co­minciò con una struttura piuttosto alta e robusta.

Allora un'angelo che era lì vicino gli chiese: «Ma che razza di padre è questo? Se i bambini li farai alti come un soldo di cacio, perché hai fatto il padre così grande? Non potrà giocare con le biglie senza met­tersi in ginocchio, rimboccare le coperte al suo bam­bino senza chinarsi e nemmeno baciarlo senza quasi piegarsi in due!».

Dio sorrise e rispose: «E vero, ma se lo faccio piccolo come un bambino, i bambini non avranno nes­suno su cui alzare lo sguardo».

Quando poi fece le mani del padre, Dio le mo­dellò abbastanza grandi e muscolose.

L'angelo scosse la testa e disse: «Ma... mani co­sì grandi non possono aprire e chiudere spille da ba­lia, abbottonare e sbottonare bottoncini e nemmeno legare treccine o togliere una scheggia da un dito».

Dio sorrise e disse: «Lo so, ma sono abbastanza grandi per contenere tutto quello che c'è nelle tasche di un bambino e abbastanza piccole per poter strin­gere nel palmo il suo visetto».

Dio stava creando i due più grossi piedi che si fos­sero mai visti, quando l'angelo sbottò: «Non è giu­sto. Credi davvero che queste due barcacce riusci­rebbero a saltar fuori dal letto la mattina presto quando il bebè piange? O a passare fra un nugolo di bambini che giocano, senza schiacciarne per lo meno due?».

Dio sorrise e rispose: «Stà tranquillo, andranno benissimo. Vedrai: serviranno a tenere in bilico un bambino che vuol giocare a cavalluccio o a scaccia­re i topi nella casa di campagna oppure a sfoggiare scarpe che non andrebbero bene a nessun altro».

Dio lavorò tutta la notte, dando al padre poche parole ma una voce ferma e autorevole; occhi che ve­devano tutto, eppure rimanevano calmi e tolleranti. Infine, dopo essere rimasto un po' sovrappensiero, aggiunse un ultimo tocco: le lacrime. Poi si volse al­l'angelo e domandò: «E adesso sei convinto che un padre possa amare quanto una madre?».

(Erma Bombeck)

giovedì 18 marzo 2010

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"Pillole di Luce" (di I Giullari di Dio) - marzo 2010


Cari amici,
ogni giorno nella nostra vita Gesù semina nei nostri cuori i “semi del Suo Amore” .
Lui desidera solo che i nostri cuori siano terreno fertile , buono, dove la Sua Parola e il Suo Amore possano crescere sempre più in noi per dare frutto, quel frutto che chi lo vede, lo coglie e ne assapora lo splendore, scopre la Gioia e la Bellezza di “un Amore Donato”, che cambia la nostra vita in Luce.
Le radici dell’Amore di Dio nel nostro cuore ci fanno scoprire “amati” per poter amare gli altri, e per imparare che la Gioia è un dono che si rivela solo quando “ti doni” agli altri, perché è attraverso “il dono di te stesso” che scopri di essere … “Dono di Dio”!
Costruiamo un’intimità più forte con Gesù, e attraverso questo amore cerchiamo la forza e il desiderio di trovare un gesto d’amore verso gli altri che semini speranza, consolazione, vita… un gesto che parli di Dio .
Solo l'amore incondizionato permette la vera purificazione del cuore, amore che si impara solo amando e lasciandoci amare da Dio, perché in Gesù si trova la fonte stessa dell’Amore. Lui, Padre misericordioso, ci invita a perderci nel suo abbraccio per ritrovare la pace e la speranza che ci rende, se lo desideriamo, sempre nuovi, e così ci spinge ad essere noi stessi strumenti di misericordia per il nostro prossimo.
A volte facciamo tanta difficoltà ad accorgerci di Dio, e diventa persino difficile vedere tutte le cose belle che ci circondano e che ci parlano di Lui.
Se ami la natura, se aspetti con ansia la primavera per vedere un fiore che si apre alla vita, se ami la vita… dovresti stupirti del più bel capolavoro di Dio: guardati allo specchio!
Quel
capolavoro sei tu!

Sii felice, perché Amato!


Che la Gioia di Dio ti perseguiti! :)
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Testo letto alla fine della Preghiera del Giullare de
I Giullari di Dio.

mercoledì 17 marzo 2010

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Al cominciar del giorno...


Al cominciar del giorno, Dio, ti chiamo.
Aiutami a pregare e a raccogliere i miei pensieri su di te;
da solo non sono capace.
In me c'è buio, ma in te c'è la luce;
io sono solo, ma tu non mi lasci;
io non ho coraggio, ma tu mi sei d'aiuto;
io sono inquieto, ma in te c'è la pace;
in me c'è amarezza, in te pazienza;
io non capisco le tue vie,
ma tu sai qual è la mia strada.
Signore, qualunque cosa rechi questo giorno,
il tuo nome sia lodato!

(Dietrich Bonhoeffer)

martedì 16 marzo 2010

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Ostacoli...



C’era una volta un re che piazzò un masso enorme nel bel mezzo di una strada. Poi si nascose in attesa: voleva vedere se qualcuno l’avrebbe spostato. Alcuni dei mercanti più ricchi passarono di lì e si limitarono ad aggirare l’ostacolo. Passarono anche dei nobili di corte e fecero lo stesso. In molti si lagnarono e accusarono a gran voce il re di non tenere le strade in ordine, ma nessuno si diede da fare per rimuovere il macigno. Giunse, infine, un contadino con un carico di verdura. Quando si trovò di fronte al macigno, posò per terra il suo pesante fardello e cercò di spostare il masso a lato della strada. Dopo molti sforzi e molta fatica, vi riuscì. Raccolto nuovamente il suo carico di verdure, il contadino si accorse che al centro della strada, proprio dove prima si trovava il macigno, giaceva ora una borsa piena di monete d’oro da cui spuntava una nota del re: “Le monete del re, in dono a chi rimuova il macigno dalla strada”.


Ogni ostacolo ha la sua preziosità e il suo dono.
Se è nella tua strada è perché tu possa sviluppare qualcosa di te.

lunedì 15 marzo 2010

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Il silenzio è...



Il silenzio è mitezza

quando non rispondi alle offese,
quando non reclami i tuoi diritti,
quando lasci la tua difesa a Dio.

Il silenzio è misericordia

quando non infierisci sulle colpe dei fratelli,
quando dimentichi senza frugare nel passato,
quando il tuo cuore non condanna, ma perdona.

Il silenzio è pazienza

quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi d'esser consolato, ma consoli,
quando attendi che il seme germogli lentamente.

Il silenzio è umiltà

quando accogli nel segreto il dono di Dio,
quando non opponi resistenza all'arroganza,
quando lasci ad altri la gloria e il merito.

Il silenzio è fede

quando ti fermi a contemplare il Suo volto,
quando ascolti la Sua presenza nella bufera,
quando taci, perché Egli parli al tuo cuore.

Il silenzio è adorazione

quando non chiedi il "perché" nella prova,
quando t'immergi nella sua volontà,
quando dici: "Tutto è compiuto".

(P. Frederick William Faber)

domenica 14 marzo 2010

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Il figliol prodigo si pente...


E magari mi faccio una leggina ad hoc!
(clicca sull'immagine)
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Nel blog "Il Tesoro nel campo" trovate
la Videomelia di Don Gianluca
ed anche questo post collegato alla Parola di oggi:

sabato 13 marzo 2010

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Dio ama TE!



Un uomo aveva sempre il cielo dell'anima coperto di nere nubi. Era incapace di credere alla bontà. Soprattutto non credeva alla bontà e all'amore di Dio. Un giorno mentre errava sulle colline che attorniavano il suo villaggio, sempre tormentato dai suoi scuri dubbi, incontrò un pastore. Il pastore era un brav'uomo dagli occhi limpidi. Si accorse che lo sconosciuto aveva l'aria particolarmente disperata e gli chiese:

"Che cosa ti turba tanto, amico?".
"Mi sento immensamente solo".
"Anch'io sono solo, eppure non sono triste".
"Forse perché Dio ti fa compagnia..."
"Hai indovinato".
"Io invece non ho la compagnia di Dio. Non riesco a credere al suo amore. Com'è possibile che ami gli uomini uno per uno? Com'è possibile che ami me?".
"Vedi laggiù quel villaggio?", gli chiese il pastore,
"Vedi le finestre di ogni casa?".
"Vedo tutto questo".
"Allora non devi disperare. Il sole è uno solo, ma ogni finestra della città, anche la più piccola e la più nascosta, ogni giorno viene baciata dal sole, nell'arco della giornata. Forse tu disperi perché tieni chiusa la tua finestra".

venerdì 12 marzo 2010

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Apri il tuo sguardo



Un giorno due frati si trovarono insieme nel chiostro di un convento, intenti a pregare.

Il primo stava inginocchiato in un angolo, mentre il secondo passeggiava lungo il perimetro del chiostro, salmodiando e fumando una sigaretta. Quello che stava inginocchiato rimproverò l’altro, ricordandogli che il superiore gli aveva rifiutato il permesso di fumare mentre pregava. Il compagno rispose allora sorridendo che lui, invece, non aveva avuto difficoltà a ottenere il permesso: aveva chiesto al superiore
se poteva pregare mentre… fumava!

Apri il tuo sguardo:
la realtà è molto più ampia della tua testa.

giovedì 11 marzo 2010

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Tuareg: "Il rito del thè".


La tradizione impone che vengano offerte tre tazze.

La prima è amara come la vita.
La seconda dolce come l'amore.
La terza soave come la morte".

Io pensavo che Dio mi avesse donato solo la prima tazza,
invece aveva in serbo per me le altre

mercoledì 10 marzo 2010

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Niente è per caso...



Signore, è troppo pesante...
Per favore, riducila un po'...




Signore, ti prego, riducila ancora un po'...
Sarò in grado di trasportarla meglio...


Signore, grazie tante!



Usiamola come ponte e attraversiamo...
Ahh! E' troppo corta,
non posso attraversare!



Niente in questa vita è per caso!

Molte volte vogliamo liberarci di determinate situazioni.
Ma... per tutto c'è un 'affinchè' e un 'perchè' ...


La vita mai ci presenta qualcosa che non possiamo sopportare
e che non ci possa far crescere...

E se ci capita di abbreviare o evitare questi cammini,
certamente avremo problemi e loro continueranno a ripetersi!

martedì 9 marzo 2010

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La felicità è una scelta.

Il pessimista comincia con ciò che manca,
l’ottimista con ciò che c’è.
Il pessimista alla sera: “Adesso comincia a far buio”,
l’ottimista: “Adesso comincio a vedere le stelle”.
Il pessimista descrive l’oscurità che lo circonda,
l’ottimista accende la luce.
Il pessimista in un paese di scalzi dice:
“Nessuna possibilità di vendere scarpe, nessuno le porta”.
L’ottimista: “Enormi possibilità, nessuno ha le scarpe”.
Il pessimista dice. “Domani è lunedì”,
l’ottimista: “Oggi è domenica”.
Il pessimista vede passare la storia,
l’ottimista la costruisce.

La realtà è sempre quella: scegli cosa di vedere.
E ciò che vedi diventerai.
Non facciamoci dei mali immaginari,
sapendo che ne dobbiamo incontrare tanti di veri.

(Oliver Goldsmith)

lunedì 8 marzo 2010

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Beata la donna!

Beata la donna
cosciente della propria femminilità
e della propria missione
nella chiesa e nel mondo.

Beata la donna
chiamata a trasmettere
e a custodire lo vita
in maniera umile e grande.
Beata quando in lei
e attorno a lei accoglie,
fa crescere e protegge lo vita.

Beata la donna
che, a fianco dell'uomo, esercita
la propria insostituibile responsabilità
nella famiglia, nella società,
nella storia, nel mondo.

Beata la donna
che mette l'intelligenza, la sensibilità,
la cultura a servizio della vita
ovunque essa venga sminuita o deturpata.

Beata la donna
che cura il proprio fascino
interiore ed esteriore,
perché l'armonia della persona
fa più bella la convivenza umana.

Beata la donna
che si impegna a promuovere
un mondo più giusto e più umano.

Beata la donna
che sul proprio cammino incontra Cristo:
lo ascolta, lo accoglie, lo segue
come le tante donne del Vangelo,
e si lascia illuminare da Lui
nelle scelte della vita.

Beata la donna
che giorno dopo giorno,
con piccoli gesti, con parole e atteggiamenti
che nascono dal cuore,
traccia sentieri di speranza per l'umanità.

domenica 7 marzo 2010

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Dio mi ama?!

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Videomelia di Don Gianluca

sabato 6 marzo 2010

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Ti amo



Ti amo, o mio Dio,
e il mio solo desiderio
è di amarti fino all'ultimo respiro della mia vita.
Ti amo, o Dio infinitamente amabile,
e preferisco morire amandoti
piuttosto che vivere
un solo istante senza amarti.
Ti amo, Signore
e l'unica grazia che ti chiedo
è di amarti eternamente.
Mio Dio, se la mia lingua
non può dirti ad ogni istante che ti amo,
voglio che il mio cuore te lo ripeta
tante volte quante volte respiro.
Ti amo, o mio Divino Salvatore,
perchè sei stato crocifisso per me,
e mi tieni quaggiù crocifisso con Te.
Mio Dio, fammi la grazia di morire amandoti
e sapendo che ti amo.
Amen.

(Curato d'Ars)

venerdì 5 marzo 2010

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Non vedo, non sento... non amo!


Apri i nostri occhi, Signore,
perché possiamo vedere Te nei nostri fratelli e sorelle.
Apri le nostre orecchie, Signore,
perché possiamo udire le invocazioni di chi ha freddo, fame, paura.
Apri il nostro cuore, Signore,
perché impariamo ad amarci gli uni e gli altri come tu ci ami.
Donaci di nuovo il tuo spirito, Signore,
perché diventiamo un cuor solo e un’anima sola, nel tuo nome.

(Madre Teresa)

giovedì 4 marzo 2010

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Danza la vita



Per essere un buon danzatore,
non occorre sapere dove la danza conduce.
Basta seguire, essere gioioso, essere leggero,
e soprattutto non essere rigido.
Bisogna essere come un prolungamento,
vivo ed agile, di Te.
Ma noi dimentichiamo la musica del Tuo Spirito,
e facciamo della nostra vita un esercizio di ginnastica:
dimentichiamo che fra le Tue braccia la vita è danza.

Signore, vieni ad invitarci.

Facci vivere la nostra vita,
non come un giuoco di scacchi dove tutto è calcolato,
non come una partita dove tutto è difficile,
non come un teorema che ci rompa il capo,
ma come una festa senza fine dove il Tuo incontro si rinnovella,
come un ballo, come una danza,
fra le braccia della Tua grazia,
nella musica che riempie l'universo d'amore.

Signore, vieni ad invitarci.

(Madeleine Delbrel)

mercoledì 3 marzo 2010

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Non ho lasciato la speranza


O Grande Re, non ho lasciato la speranza della tua grazia:

ho con me tanta viltà, tante vergogne, eppure non ho lasciato la speranza.
Nessuno sa come la tua provvidenza segretamente tesse una rete magica nascosta agli occhi di tutti.
Al tempo da Te fissato, improvvisamente, chi sa dove, arriva l’impossibile, manifestandosi nella sua stessa luce, sempre aspettato, sempre in vesti di possibile!
Tu sei il Testimone Interiore. In questo timido paese; all’insaputa di tutti, di cuore in cuore, di casa in casa, la Tua virtù misteriosa vigila e lavora notte e giorno.
O Gran Re, non ho lasciato la speranza !

(R. Tagore)

martedì 2 marzo 2010

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Buio, tempesta e Dio

Come la notte nell’oscurità
cela il desiderio della Luce,
così nella profondità della mia incoscienza
risuona questo grido:

"Io desidero Te, soltanto Te".


Come la tempesta cerca fine nella pace,
anche se lotta contro la pace
con tutta la sua furia,
così la mia ribellione
lotta contro il Tuo amore,
eppure grida:

"Io desidero Te, soltanto Te".

(Tagore)

lunedì 1 marzo 2010

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Parole, parole, parole...



Miliardi di parole, ogni giorno, ci investono,
ci trafiggono, ci soffocano.
Perché l'uomo non dica troppi spropositi,
Dio gli ha donato dieci dita
perché possa ricordare i suoi saggi consigli:

Che la tua prima parola sia buona,
che la tua seconda parola sia vera,
che la tua terza parola sia giusta,
che la tua quarta parola sia generosa,
che la tua quinta parola sia coraggiosa,
che la tua sesta parola sia tenera,
che la tua settima parola sia consolante,
che la tua ottava parola sia accogliente,
che la tua nona parola sia rispettosa.
E la tua decima parola sia saggia.

Ma poi, TACI !

(Bruno Ferrero)