LA "MIA" PAROLA DI SPERANZA DEL GIORNO

«Non è qui. E' risorto!»
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giovedì 27 gennaio 2011

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Immensità



Ogni mia speranza 
è posta nell'immensa grandezza 
della tua misericordia.

sabato 15 gennaio 2011

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Silenzio e misericordia

Il silenzio è misericordia 
quando non riveli ad altri 
le colpe dei fratelli.

(S. Giovanni della Croce)

sabato 8 gennaio 2011

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Nella debolezza la Tua misericordia

Spontaneamente pen­siamo che la santità va ricercata nella direzione opposta al pec­cato e contiamo su Dio perché il suo amore ci liberi dalla debo­lezza e dal male e ci permetta così di raggiungere la santità. Ma non è così che Dio agisce con noi: la santità non si trova all'op­posto bensì al cuore stesso della tentazione, non ci aspetta al di là della nostra debolezza ma al suo interno. Sfuggire alla de­bolezza significherebbe sfuggire alla potenza di Dio che è all'o­pera solo in essa. Dobbiamo dunque imparare a dimorare nella nostra debolezza, ma armati di una fede profonda, accettare di essere esposti alla nostra debolezza e nello stesso tempo abban­donati alla misericordia di DioSolo nella nostra debolezza sia­mo vulnerabili all'amore di Dio e alla sua potenza. Dimorare nella tentazione e nella debolezza: ecco l'unica via per entrare in con­tatto con la grazia e per diventare un miracolo della misericor­dia di Dio.

lunedì 29 novembre 2010

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Marachella... in compagnia!


Una mamma di preoccupò di fondare le basi della vita morale del suo bambino, approfittando della "sparizione" di alcuni dolci conservati nella credenza del salotto.
"Lo sapevi che quando hai rubato la tortina, Dio era lì con te, anche se io non vedevo?".
"Certo" fece il bambino annuendo vigorosamente.
Ma i dolci continuarono a sparire.
Pazientemente la mamma riprese: "Lo sapevi che in quel momento Dio ti vedeva?".
"Certo".
"E che cosa pensi che ti abbia detto, mentre tu rubavi i dolci?".
 "Mi ha detto: Qui ci siamo soltanto io e te, prendine due!".

Aveva ragione il bambino, naturalmente. Dio non fa la guardia a niente, neanche ai cimiteri dove molti lo hanno relegato. E dovendo scegliere tra i  biscotti e me, senza ombra di dubbio Dio sceglie me.
Quante "maschere" vengono affibbiate a Dio da educatori pieni di buona volontà? Chi in seguito libererà i bambini di immagini di un Dio "guardone", giudice terribile o Babbo Natale? 

sabato 9 ottobre 2010

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Non esitare


Non dire a te stesso: 
"Come posso domandare e ricevere dal Signore, 
dal momento che ho peccato contro di Lui?", 
ma volgiti al Signore con tutto il tuo cuore 
e domandagli senza esitare 
e conoscerai la grandezza della sua tenera misericordia, 
che non ti abbandonerà mai 
e che colmerà il desiderio del tuo cuore.

(Erma)

giovedì 19 agosto 2010

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Vicinanza



Il giusto 
è vicino al cuore degli uomini
ma il misericordioso 
è vicino al cuore di Dio.

(Gibran)

venerdì 9 luglio 2010

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Più è il peso... più è la misericordia!


Se, infine, non riuscirai ad essere 
santo,
né perfetto, 
né buono, 
né ragionevole 
a causa del peso dei tuoi peccati, 
allora cerca di portare questo peso 
di fronte a Dio 
e affida la tua vita 
alla sua misericordia. 

(Boff)

martedì 23 marzo 2010

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Travolti!


La misericordia di Dio
è come un torrente tracimato...

...trascina i cuori al suo passaggio.

(Curato d’Ars)

lunedì 15 marzo 2010

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Il silenzio è...



Il silenzio è mitezza

quando non rispondi alle offese,
quando non reclami i tuoi diritti,
quando lasci la tua difesa a Dio.

Il silenzio è misericordia

quando non infierisci sulle colpe dei fratelli,
quando dimentichi senza frugare nel passato,
quando il tuo cuore non condanna, ma perdona.

Il silenzio è pazienza

quando soffri senza lamentarti,
quando non cerchi d'esser consolato, ma consoli,
quando attendi che il seme germogli lentamente.

Il silenzio è umiltà

quando accogli nel segreto il dono di Dio,
quando non opponi resistenza all'arroganza,
quando lasci ad altri la gloria e il merito.

Il silenzio è fede

quando ti fermi a contemplare il Suo volto,
quando ascolti la Sua presenza nella bufera,
quando taci, perché Egli parli al tuo cuore.

Il silenzio è adorazione

quando non chiedi il "perché" nella prova,
quando t'immergi nella sua volontà,
quando dici: "Tutto è compiuto".

(P. Frederick William Faber)

venerdì 19 febbraio 2010

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A chi affidi la tua storia?



Affida
il tuo passato alla Misericordia,
il presente all'Amore,
il futuro alla Provvidenza.

mercoledì 9 dicembre 2009

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...ancora sul SORRISO!



“Concludo questa passeggiata” scrive, a conclusione del suo intervento, Sandro Rotili “con un elogio di quel prezioso sacramento della fraternità riconciliata che è il sorriso, prima di tutto, su se stessi, e poi donato agli altri.


Il sorriso è sempre espressione di tenerezza e misericordia.

Chi sorride (pensiamo al sorriso della mamma al suo bambino) si rende disponibile, accogliente, apre uno spazio alla relazione.

Il sorriso è attenzione, invito, un segno di incoraggiamento. Chi sorride all’altro e dell'altro, non chi lo deride, rende effettiva l’accoglienza, porta comprensione e conforto.

Il sorriso è sguardo indulgente, come dice Paul Celan, è uno sguardo indulgente e misericordioso sull’altrui debolezza, è lo sguardo di chi sa bene di essere altrettanto dolorosamente afflitto dalla propria precarietà.


La capacità di sorridere sul proprio dolore, sul non senso, ha il potere di frenare la caduta nel baratro della disperazione, da un lato, e, dall’altro, di salvaguardare dal cinismo corrosivo della disillusione.

Impariamo dagli ebrei quella forma preziosa di libertà che è l’autoironia, antidoto divino al veleno del prendersi troppo sul serio. La vita, interpretata nella luce di un sorriso sofferto, ci faccia scoprire che ognuno è assoluto e assolutamente relativo. Lasciamo che ognuno abbia il suo cammino abissale.
Chiediamo al Signore di tutti la pace e la capacità di venerare la bellezza del mondo senza diventare esteti, venerare la verità senza diventare fanatici, amare il bene senza diventare plumbei moralisti mancanti di pietà, amare il mistero senza diventare troppo devoti, accettare la contingenza e la fragilità senza andare alla deriva. Forse proprio in questo “senza” è nascosto quel sovrappiù di grazia che ci fa chiamare e riconoscere fratelli, che ci fa dire che mai potremmo vivere gli uni senza gli altri”.

(Sandro Rotili)
Dai Quaderni di vita monastica, 1999, in occasione del XX colloquio ebraico cristiano.


Non sapremo mai quanto bene può fare un semplice sorriso
(Madre Teresa di Calcutta)