LA "MIA" PAROLA DI SPERANZA DEL GIORNO

«Non è qui. E' risorto!»

venerdì 24 dicembre 2010

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Perché mai Dio è venuto a noi come un bambino?


Dio dice: "Io vi amo di un amore eterno", e Gesù è venuto a comunicarcelo. Noi siamo i prediletti non perché abbiamo fatto qualche cosa, non perché abbiamo dato prova di chissà che. Fondamentalmente, Dio ci ama qualsiasi cosa facciamo. Se questo è vero, durante i pochi anni che passiamo in questo mondo, noi siamo inviati per dire, nel corso della nostra vita: "Si, Signore, anche io ti amo".
Proprio come Dio si preoccupa di noi, è molto importante che noi ci preoccupiamo di Dio nel mondo.
Se Dio è nato come un bambino, Dio non può camminare né parlare, se qualcuno non glielo insegna. Questa è la storia di Gesù, il quale ha bisogno di esseri umani per crescere. Dio dice: "Voglio essere debole, così voi mi potete amare. Quale modo migliore per aiutarvi a rispondere al mio amore, che diventare debole in modo che voi possiate prendervi cura di me?". Dio diventa un Dio che inciampa e cade sotto la croce, che muore per noi e che ha assolutamente bisogno del nostro amore. Dio agisce così perché noi possiamo stargli vicino. Il Dio che ci ama è un Dio che si fa vulnerabile, dipendente dalla mangiatoia e dipendente sulla croce, un Dio che fondamentalmente domanda: "Voi, ci siete per me?".

(Henri J.M. Nouwen)


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