
Il primo chiese che in futuro si adempissero tutti i suoi desideri e progetti.
Il secondo chiese di essere felice, così senza cambiare lo stato in cui si trovava allora.
Il primo non fu mai felice, perché i suoi progetti mutavano e le sue ambizioni crescevano giorno dopo giorno, e doveva continuamente procrastinare il momento del loro compimento.
Al secondo uomo l'angelo diede un cuore libero, che sapesse scoprire, nelle realtà presenti, un dono di Dio, e fu felice.
(Segundo Galilea)
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